venerdì 19 settembre 2008

Odeta seconda puntata.

-Bene- disse Odeta -Tutto ciò inizia ad assumere un senso...Portami dove vivete!-.Si incamminarono lungo un sentiero immerso nella lussureggiante vegetazione dell'isola, il bimbo terrorizzato con dietro Odeta a pungolarlo con un bastone appuntito.
Le fate sono esseri curiosi, però, la loro tendenza a morire di fronte allo scetticismo degli umani a proposito della loro stessa esistenza, le rende assai restie a seguire l'impulso di svolazzarvi attorno.
Sfortunatamente per loro, Odeta era accompagnata da un simpatico bambino perduto, per cui tutte le fatine della pianura ruppero gli indugi e si precipitarono ad osservare questa nuova strana visitatrice, volando incontro al loro destino.
-Che accidenti sono questa specie di svolazzanti LED al mercurio?- Chiese Odeta.
-Sono fatine!- rispose il bimbo.
-Non dire idiozie, le fate non esistono- ribbattè Odeta che, pronunciando queste parole, fulminò la creatura lminosa che le si librava di fronte al naso.
-Non è vero, esistono!- urlò il bambino perduto, assistendo disperato agli ultimi spasmi nervosi della fatina stecchita.
-Non ti preoccupare, calmati, ora ti dimostro che la tua è solo una fantasia, non c'è modo che due ali da farfalla sostengano la struttura di un corpo umano, anche se piccolo- . Detto questo la nostra fisica preferita estrasse carta e penna ed abbozzò qualche elementare calcolo di fluidodinamica, provocando un'ecatombe che sarebbe stata ricordata come l'olocausto delle fatine curiose.
-Toh, non c'è più luce, deve essersi rotto qualcosa- pensò la ragazza, mentre quelli che sosteneva essere LED al mercurio scrocchiavano sotto i suoi piedi come biscotti.
-Dai sgorbio, andiamo!- intimò al bimbo, non riuscendo a capire per quale assurdo motivo si fosse fermato a piagnucolare. Gli abitanti di quell'isola erano proprio dei patetici poppanti, necessitavano assolutamente di una raddrizzata.

1 commento:

angrygnat ha detto...

tutto comincia a prendere forma...
angyrgnat di noiquattro