sabato 30 aprile 2011

MILLION MARIJUANA MARCH 2011 aka Roma si colora di verde

lIl 7 Maggio Roma si tingerà di verde. Insieme a tante altre città del mondo.
Anche quest’anno, per l’undicesima volta consecutiva, Roma parteciperà infatti alla Million Marijuana March, la marcia mondiale per la liberalizzazione della marijuana.
Dal 1999 la Global Marijuana March ( conosciuta anche come Million Marijuana March) si organizza in centinaia di città per gridare a voce alta la richiesta della liberalizzazione a scopo ludico e medico della cannabis.

In una società che appartiene alle corporazioni di qualsiasi tipo e in cui il traffico di droga è uno dei più ricchi, è importante ribadire il diritto di ciascuno di vivere la propria vita come preferisca, senza dover convivere con un proibizionismo insensato e troppo spesso violento.
La questione cannabis è molto più ampia di quanto non potrebbe sembrare: se osservata in maniera approfondita e con l’occhio del complottista, allora sembrerebbe che il suo stato di illegalità nel mondo, apparterrebbe più a motivi politici ed economici che ad una pericolosità della pianta usata come stupefacente.
Si parlava sopra di multinazionali e traffici illeciti.
La manifestazione nasce per l’esigenza di dire basta a qualsiasi tipo di proibizionismo, ma allo stesso tempo è mossa dall’intento di informare chi ha ancora orecchie per sentire, sul conto di una pianta che potrebbe portare benefici enormi a livello sociale e personale, ma che è stata bandita e sacrificata sull’altare di Dei invisibili, che sono padroni prima che padri.
La cannabis è una pianta dalle potenzialità enormi, che potrebbe crescere in natura praticamente ovunque e dai molteplici utilizzi: dalla canapa si potrebbero ottenere vestiti, carta, plastica, carburanti alternativi con enormi benefici sui costi, sull’inquinamento e sulla nostra salute.
Non è un segreto poi il fatto che il THC ( il principio attivo psicotropo della marijuana) possa essere utilizzato in medicina sia per la terapia del dolore, sia come cura per diversi disturbi, da alcuni di lieve entità fino a quelli più gravi (glaucoma, epilessia, disturbi alimentari).
La marijuana ha comprovati effetti anticancerogeni, antiasmatici ed è un ottimo antidepressivo.
Dall’altra parte ci sono le NON-ragioni di chi cerca di preservare la nostra salute: la marijuana è una droga che non dà dipendenza fisica, che non ha vittime sulla propria coscienza millenaria, che non crea mostri inadeguati a vivere in una società.
La ricerca di uno stato di coscienza differente è una ricerca che accompagna l’essere umano in tutte le sue epoche e non può essere criminalizzata o giudicata per alcun motivo.
Non ci sono studi che dimostrino danni permanenti in chi fa uso di marijuana abitualmente.
La manifestazione del 7 Maggio vuole ribadire il diritto di ciascuno di utiizzare come meglio crede una pianta che fino a 60 anni fa faceva parte del vivere comune mondiale, e vuole ricordare che se venissero messi da parte gli interessi di pochi signori, quella stessa pianta potrebbe soddisfare tante esigenze del mondo industriale in maniera economica, ecologica e pulita.
Musica reggae, striscioni colorati e nessun volantino buttato sui sanpietrini di Roma (qualcuno mi ha suggerito che potrebbero servire ad altro) : alle 16 si parte da piazza dei partigiani fino ad arrivare a piazza bocca della verità, dove l’evento si protrarrà sino alle 23. Non saranno ammesse bandiere o striscioni di alcun partito, ancora a ribadire un’indipendenza e una libertà che non possa essere messa in discussione da alcuna strumentalizzazione.
Moltissime città nel mondo manifesteranno dedicando la marcia alle vittime del proibizionismo, che anche in Italia finiscono in carcere o peggio muoiono di carcere per colpa di pochi grammi di erba portati dentro al calzino non per vergogna ma per paura.
Mi sembra che sia ora di dire basta, per i motivi più seri ( utilizzo a livello industriale a sostituzione dei prodotti chimici, uso medico come complemento o sostituzione dei medicinali brevettati) e per la semplice gioia di accendersi un joint a fine serata, prima di andare a dormire.

P.S. Con questo mio articolo non intendo istigare nessuno all’uso di marijuana (anche perchè ce ne sarebbe meno per me). Lo scopo è solo quello di informare e dare spunti perchè la ricerca di conoscenza possa permettere a ciascuno di sapere di che cosa si stia parlando quando si nominano la canapa indiana e i suoi derivati. Ci vediamo a Roma, il 7 Maggio.


il sito italiano della Million Marijuana March

Nessun commento: